Assaggi quotidiani d’arte – Donne

In collaborazione con il Servizio Musei e Biblioteche del Dipartimento Scuola, Educazione, Promozione Turistica, Cultura e Sport

Assaggi quotidiani d’arte – Donne

#1 – 28 aprile 2020 – Velo azzurro

Glauco Cambon, Velo azzurro, 1907 (Civico Museo Revoltella)

Il fascino della Belle Époque affiora ammaliante in questa elegante figura femminile. L’armonia fra l’azzurro in primo piano, l’oro e il verde sullo sfondo offre un caleidoscopio cromatico verso il quale l’occhio è irresistibilmente attratto. Il tocco rapido del pennello, la sinuosità elegante della figura muliebre, il vivace blu cobalto, tutto concorre ad esaltare la bellezza che si staglia sull’esotica seta cinese.


#2 – 29 aprile 2020 – Giuseppe De Nittis, La signora del cane (Ritorno dalle corse),1878 (Civico Museo Revoltella)

Giuseppe De Nittis, La signora del cane (Ritorno dalle corse),1878 (Civico Museo Revoltella)

Giuseppe De Nittis, uno degli Italiens de Paris, ama le “snelle parigine” descritte nel suo diario e manifesta questa passione dipingendo delle veneri cittadine dall’aspetto sfuggente e misterioso. Le sue donne, già moderne, camminano svelte nel traffico, nei parchi o assistono, come la figura qui ritratta, alle corse. Il pittore inquadra la scena da un punto di vista leggermente sopraelevato, quasi la osservassimo dal finestrino di una carrozza.


#3 – 30 aprile 2020 – Arturo Rietti, La contadinella, 1900 (Civico Museo Sartorio)

Arturo Rietti, La contadinella, 1900 (Civico Museo Sartorio)

Uno sguardo fra l’intimorito e l’ingenuo domina il volto della contadinella, forse sorpresa dall’attenzione che le rivolge l’artista, il quale esalta il vestito sdrucito con il blu più vivo della sua tavolozza. Forse dipinto a Vienna, possiamo immaginare questa giovinetta anche a Trieste, una delle tante che, dalla campagna, arrivava per portare i prodotti che arricchivano le tavole borghesi.


#4 – 1 maggio 2020 – Gino Parin, Armonia bianco e rosso, 1914 (Civico Museo Revoltella)

Gino Parin, Armonia bianco e rosso, 1914 (Civico Museo Revoltella)

Fanny Tedeschi per molti anni fu la musa ispiratrice di Gino Parin. Qui è ritratta nei panni di Dama decadente, dal sapore quasi dannunziano sottolineato dal contesto ricco di cineserie, gioielli e i ricami.
Un ambiente che ne esalta il fascino ineffabile, sfuggente, quasi diabolico: non la bellezza seduttiva ma l’armonia tenebrosa del colore.


#5 – 2 maggio 2020 – Utagawa Kuniyoshi, Balene dall’isola di Ki, 1807 (Museo di Arte Orientale)

Utagawa Kuniyoshi, Balene dall’isola di Ki, 1807 (Museo di Arte Orientale)

Nella stampa, una figura femminile posta in primo piano cela parzialmente, fra le pieghe del kimono, una lettera, alle sue spalle un pannello con tre balene opera della figlia dell’artista. L’eleganza lineare delle opere giapponesi fu ripresa dagli artisti della Belle Époque europea che, pur non comprendendo i significati allusivi e le convenzioni stilistiche sottostanti la linea, la forma e il colore, venivano rapiti da questo straordinario fascino euritmico.